Tiberio Graziani, Presidente dell’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie), è stato intervistato il 12 dicembre 2014 per “La Voce della Russia” da Alexander Prokhorov sulla polemica che monta tra la Cancelliera Angela Merkel da una parte e la Francia e l’Italia dall’altra.
“La Voce della Russia” è l’emittente in lingua italiana del canale internazionale della radio pubblica russa.
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La Germania è il paese europeo che beneficia maggiormente della moneta unica – ha affermato Graziani, invitando a non dimenticare che l’euro è sostanzialmente il marco. Ciò non deve meravigliare affatto, giacché la Repubblica tedesca è la vera locomotiva economica ed industriale dell’Europa continentale.
È vero che paesi come l’Italia a fronte di quanto versano nelle casse della UE ricevono ben poco in cambio – ha proseguito il Presidente dell’IsAG. Una debolezza sistemica che per l’Italia si caratterizza nella distruzione dello stato sociale e della consequente perdita di coesione sociale, cui si aggiunge la scarsa rilevanza in campo internazionale.
L’Unione Europea soffre evidentemente di uno squilibrio – ha confermato Graziani – e le regole per il sistema bancario europeo, in teoria, dovrebbero essere uniformi. “La Repubblica” però cita come esempio i crediti ristrutturati che in Italia sono considerati ancora crediti deteriorati (quindi fattori negativi) mentre nel momento in cui si trovano a Berlino, cambiano natura e diventano tranquillamente come solvibili e quindi positivi.
Graziani crede che sia giunto il momento di rifondare l’Europa su basi politiche e non di mercato, o peggio ancora su regole dettate dalla finanza globale.
I vari populismi che agitano la vita politica e le piazze dei paesi europei costituiscono una spia della quale le attuali leadership ancora stentano a comprederne la portata politica e storica per il destino stesso della costruzione europea – ha concluso il Presidente dell’IsAG.
Graziani afferma che le sanzioni contro la Russia si stanno sempre più rivelando un vero e proprio boomerang per l’economia europea.
(Morvarid Mahmoodabadi)